Assoenologi giovani – gennaio – febbraio 2020

La sostenibilità ambientale è uno degli argomenti di maggiore interesse in questo momento a livello mondiale. Le produzioni vitivinicole rientrano in questo argomento. La viticoltura, sebbene rappresenti solamente il 3% della superficie agricola europea, utilizza il 65% di tutti i fungicidi impiegati in agricoltura, ovvero 68 mila tonnellate/ anno. Uno scenario preoccupante che ha spinto la commissione europea a emanare regole sempre più restrittive con l’obiettivo di dimezzare l’uso dei presidi sanitari entro il 2025. La riduzione dell’impiego di composti rameici in agricoltura, la revoca di numerosi principi attivi, la stipula di disciplinari di polizia rurale sempre più limitanti unitamente alle problematiche connesse al cambiamento climatico rendono dunque incerto il futuro della nostra viticoltura. In quest’ottica, una delle risposte più concrete a disposizione dei nostri viticoltori è rappresentata dall’impiego delle varietà più resistenti a peronospora e oidio.

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