“La nuova ordinanza da Lei firmata – la numero 623 – potrei rivendicarla come effetto della levata di scudi del mondo del vino e di Assoenologi, di cui sono presidente. Preferisco pensare e voglio fermamente credere, invece, che il Suo ripensamento sia il frutto di una politica attenta e capace di ascoltare le richieste delle categorie produttive e di questo Le voglio dare grande merito. Lo faccio a titolo personale, ma sicuro anche di interpretare il sentimento di tanti produttori, enologi e viticoltori italiani che ogni giorno lavorano con tutta la passione necessaria per superare questo momento così complesso che l’emergenza Covid ci chiama ad affrontare e vivere da alcuni mesi a questa parte”
Per leggere la lettera clicca qui
