Sarà un autunno caldo per il mondo del vino italiano

di Gianluigi Basilietti

Vinitaly in versione speciale a ottobre e il congresso nazionale di Assoenologi a dicembre sono già destinati a entrare nella storia del vino italiano: saranno i primi due grandi eventi in presenza dopo quasi due anni segnati dall’emergenza Covid. Insomma, sarà un autunno “caldo”, prendendo in prestito un’espressione in voga negli anni Settanta del secolo scorso. In quel caso si utilizzava per raccontare lotte sindacali e momenti di tensioni lavorative, questa volta all’espressione vogliamo dare un’accezione positiva. Vogliamo pensare a un autunno di rinascita, un momento determinante per la ripresa del settore vitivinicolo nazionale e internazionale. Saranno due mesi “caldi”, vibranti, emozionanti, carichi di aspettative e speranze.

A fare da cornice a entrambi gli eventi sarà la città di Verona con i suoi padiglioni della fiera che torneranno, seppure con tutte le accortezze del caso, ad essere animati da chi nell’enologia ci vive e ci mette tutto se stesso. Se i giorni del Vinitaly segneranno in qualche modo la ripresa business, il congresso di Assoenologi – il settantacinquesimo – è destinato a toccare le corde del cuore e spalancare alla vista nuovi scenari e nuovi mondi, nei quali proseguire una lunga storia che quest’anno, come abbiamo più volte raccontato, celebra i suoi primi 130 anni.