Enologi, stilisti del vino icona mondiale del Made in Italy

di Laura Bacca

 

Il presidente Riccardo Cotarella, in occasione dell’inaugurazione del 75° Congresso nazionale che si è svolto il 25, 26 e 27 marzo a Verona, negli spazi di VeronaFiere, così ha detto nella sua prolusione: “Il vino è cultura e passione. Il vino è una delle icone più rappresentative del made in Italy nel mondo. E questo grazie soprattutto ai produttori e a noi enologi che abbiamo saputo dare una nuova impronta professionale, rendendo i prodotti sempre più alti sotto il profilo qualitativo. Rappresentare l’Associazione degli enologi ed enotecnici italiani, per me, è motivo di grande responsabilità, ma anche di immenso orgoglio”.

La prolusione del presidente

“Il vino italiano – ha aggiunto il presidente – da circa 40 anni è il simbolo di un vero e proprio rinascimento del nostro Paese e da allora ha sempre recitato un ruolo di primo piano grazie anche a figure sempre più specializzate che hanno permesso di adottare principi viticoli ed enologici improntati alla cultura scientifica. Arriviamo a questo Congresso, in cui festeggiamo anche i nostri 130 anni di vita compiuti nel 2021, dopo due anni orribili segnati dalla pandemia da Covid 19 – ha ricordato Cotarella – E come se non bastasse, oggi siamo chiamati anche a vivere la tragedia della guerra che si sta combattendo in Ucraina. Momenti terribili per tutta l’umanità che ci procurano ansie e tensioni, ma non ci tolgono l’ottimismo e la speranza che presto usciremo da questa crisi”. “Il mio vedere il calice mezzo pieno non è un mero esercizio di estrema fiducia nel futuro, ma nasce dalla consapevolezza che il mondo del vino ha i giusti anticorpi per resistere anche alle crisi più profonde e l’ha saputo dimostrare proprio in questi anni così tribolati”, ha detto ancora il presidente Cotarella.
“I numeri del 2021, nonostante tre mesi di ristoranti, enoteche e locali chiusi per la pandemia, hanno detto chiaramente che il vino è l’asset dell’agroalimentare italiano più trainante nel mondo e da quei numeri dobbiamo trarne linfa vitale per continuare nel nostro percorso di impresa. Un asset che però potrebbe essere messo a dura prova dal rincaro delle materie prime e dei costi di energia e carburanti – ha tenuto a evidenziare Cotarella – Bene l’azione di Governo messa in atto in questi giorni per contenere i prezzi di gasolio e benzina, ma serve un intervento deciso dell’Unione europea, così da non cancellare del tutto la ripresa economica a cui stavamo assistendo grazie anche ai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza”.

La giornata inaugurale con ospiti d’eccezione

 

Nella giornata inaugurale ha tenuto banco anche il talk show condotto da Bruno Vespa con ospiti il ministro alla Pubblica amministrazione Renato Brunetta, il sottosegretario alle Politiche agricole Gian Marco Centinaio e il presidente della Regione Veneto Luca Zaia.

Proprio il governatore Zaia ha definito gli enologi “degli stilisti che portano il Made in Italy nel mondo”. Il ministro Brunetta ha invece annunciato che i controlli di routine nelle aziende “saranno concordati nei modi e nei tempi”. La prima giornata è stata anche contrassegnata dai tre premi conferiti da Assoenologi al senatore Dario Stefàno quale “Personaggio dell’anno”, a Giuseppe Cerasa delle guide di Repubblica per la “Comunicazione” e ad Alberto De Iseppi il “Premio miglior ricerca italiana”.

 

Gli interventi sul marketing del vino

 

La seconda giornata congressuale è stata dedicata in modo particolare ai temi del mercato del vino fra nuove tendenze del marketing e ripresa post Covid (vedi articoli di seguito pubblicati).
Il vino come fulcro della ripresa economica è stato anche il tema al centro della tavola rotonda condotta da Bruno Vespa che ha visto la partecipazione di Stefano Patuanelli, ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali; Dario Stefàno, presidente della Commissione permanente Politiche Unione europea del Senato della Repubblica; Donatella Cinelli Colombini, presidente de “Le donne del vino” e del ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, che ha introdotto la discussione con un video messaggio nel quale ha annunciato che “il Congresso mondiale dell’enoturismo si terrà ad Alba, in Piemonte, a settembre”. E proprio sull’enoturismo si sono soffermati il senatore Stefàno, autore della legge, e Cinelli Colombini: “Con questa norma è stato fatto un lavoro ambizioso” – ha detto Patuanelli.

L’enoturismo, è stato sottolineato, può essere una leva competitiva fondamentale anche per la ripartenza economica del Paese “perché permette di qualificare l’offerta turistica italiana attraverso un tratto identitario qual è il vino”. Il ministro Patuanelli si è soffermato in particolare sull’attuale costo dell’energia che “incide su tutta la filiera”. “L’aspetto che maggiormente mi preoccupa – ha spiegato il ministro – è che non si trovi un accordo sul tetto del prezzo del gas che metterebbe in discussione l’Unione europea”. “I Paesi che stanno mostrando resistenza al tetto sul prezzo del gas – ha sottolineato Patuanelli – lo fanno non per un problema tecnico, ma per tutelare gli interessi interni e in questo momento non credo che sia l’atteggiamento giusto”. “Guai a tornare alla stagione degli egoismi”, ha detto ancora il ministro delle Politiche agricole. Che ha anche invocato “una nuova tranche di debito comune dell’Ue per garantire agli Stati membri di adottare politiche di sostegno agli asset industriali e produttivi che in questo momento sono in sofferenza”. Parlando di politiche energetiche, il ministro ha evidenziato che gli “errori fatti negli ultimi 20 anni non sono legati alla dipendenza verso uno o l’altro Paese o alla scarsa diversificazione, ma al fatto di non aver spinto sulle fonti rinnovabili”. Infine, il tema della formazione, con Patuanelli che ha invocato un nuovo approccio culturale: “Occorre introdurre nelle scuole l’educazione alimentare”.

I festeggiamenti per i 130 anni di Assoenologi

 

Nel pomeriggio i lavori congressuali si sono concentrati sui 130 anni di Assoenologi e i 30 anni della legge 129 sul titolo di enologo con l’intervento di Paolo Brogioni, direttore di Assoenologi. Presenti i past president di Assoenologi Pietro Pittaro e Giancarlo Prevarin, mentre a distanza si sono collegati Narciso Zanchetta e Ezio Rivella.
Dopo gli interventi sulla storia di Assoenologi, il professor Attilio Scienza ha fatto un interessante intervento tecnico sulla “Nutrizione minerale” e a seguire il professor Vincenzo Gerbi ha condotto una tavola rotonda sulla “Sostenibilità in vigneto e in cantina a cui hanno partecipato Ettore Capri, dell’Università Cattolica di Piacenza, Stefano Stefanucci di Equalitas e Giuseppe Ciotti di Sqnp del Mipaaf.

 

Degustazioni di altissimo livello

 

Il terzo e ultimo giorno congressuale è stato dedicato alle degustazioni di 15 perle enologiche dei nostri territori, presentate dagli enologi che le hanno prodotte. Particolarmente interessante anche la successiva verticale di Amarone, con 5 annate nel bicchiere: 2018 in preview, 2012, 2008, 2000 e 1967, gentilmente offerti dalla Cantina Bertani e presentati da Andrea Lonardi, direttore tecnico dell’azienda. A servire i vini gli studenti delle classi 5AS di Chievo e 5AS di Soave dell’Ipseoa “A. Berti” di Verona.
L’intero Congresso è stato partecipato e caratterizzato anche dalle aziende partner che sostengono Assoenologi. Aziende che, attraverso i loro rappresentanti, hanno potuto raccontare in breve le loro imprese e ritirare l’attestato della nostra Associazione. A condurre l’intero Congresso, Sissi Baratella, enologa e socia.
Nelle pagine che seguono pubblichiamo integralmente le quattro relazioni dedicate alle tendenze del marketing e del mercato del vino, nonché i messaggi delle trentadue aziende partner che hanno supportato l’evento. La relazione del professor Scienza e i contenuti della tavola rotonda sulla sostenibilità verranno invece pubblicati sul numero di giugno di questa rivista.