Sagrantino di Montefalco

Sagrantino di Montefalco

Alla scoperta dell’Umbria lungo la via del Sagrantino

Alla scoperta dell’Umbria lungo la via del Sagrantino

Patria di antichi borghi, di storia, di leggende e di santi. Parliamo dell’Umbria, regione con una geografia che rende perfetta la fertilità del terreno. Qui i venti che tirano da est e da ovest, le colline che dipingono il panorama, così come i monti che sorvegliano da lontano, creano un microclima ideale per la nascita di un vitigno nobile come il Sagrantino di Montefalco, di cui è difficile capire la provenienza precisa. Alcune fonti affermano che provenga addirittura dall’Asia Minore, importato dai monaci al rientro dalla Terra Santa. Altre ancora, invece, affermano che sia di epoca romana, la stessa nominata dagli scritti di Plinio il Vecchio. Quello che è certo è che oggi il Sagrantino di Montefalco è un’eccellenza ‘made in Italy’ orgoglio dell’Umbria, che si estende dall’antico borgo di Montefalco fino a toccare le bellezze di Bevagna e Gualdo Cattaneo. Utilizzato soprattutto nella versione ‘passito’, negli ultimi venti anni ha dato vita a vini pregiati e apprezzati da tanti appassionati fino ad arrivare a una produzione di 2 milioni di bottiglie all’anno di Sagrantino Montefalco DOCG, di poco superiore al Sagrantino Montefalco DOC.

 

Questo capitolo di Vino e Borghi, allora, non può che partire dal borgo che dà il nome a questo vitigno: Montefalco. Conosciuto per il suo vino, il paese cela anche antiche bellezze, a partire dalla posizione leggermente innalzata che ha portato all’appellativo di ‘ringhiera dell’Umbria’ e con un panorama mozzafiato che si può scorgere dalle mura cittadine. Molto apprezzata da Federico II di Svevia, Montefalco è una perla circondata ricca di storia accessibile da tre porte: Porta di Camiano, Porta della Rocca e Porta di San Leonardo. Una volta entrati nel borgo, è obbligatoria una sosta alla Chiesa-museo di San Francesco, che racchiude una sintesi di tutta la storia, la cultura e la tradizione di Montefalco. Da non perdere, poi, una visita al Museo Civico che si articola in tre spazi: la ex chiesa, nota in tutto il mondo per gli affreschi di Benozzo Gozzoli denominate ‘Storie di via di San Francesco’; la Pinacoteca, dove sono custodite molte opere di Francesco Melanzio, Antoniazzo Romano, Niccolò Alunno, Melozzo da Forlì e i dipinti della Scuola Umbra dal ‘300 al ‘800 e la Cripta, che conserva reperti archeologici e sculture risalenti a varie epoche. Uscendo dal centro, si può, inoltre, usufruire di percorsi naturalistici mozzafiato alla scoperta della storia del Sagrantino. Ovviamente, non può mancare un buon piatto tipico umbro accompagnato dal Sagrantino Montefalco DOCG.

 

Spostandosi da Montefalco e proseguendo la via del Sagrantino, si può arrivare a Bevagna, nel cuore della cosiddetta Valle Umbra e altro borgo storico dalla bellezza travolgente. Anche qui le attività non mancano, soprattutto se si è fortunati e ci troviamo nei giorni del Mercato delle Gaite, solitamente nel mese di giugno. In questa occasione l’antico borgo si veste a festa per rivivere la sua storia medievale e non è difficile imbattersi in dame e cavalieri di altre epoche. Se invece decideste di visitare il borgo in altre stagioni, non temete, perchè le cose da visitare e godere non mancheranno. Sicuramente è doveroso un passaggio alla Chiesa di San Silvestro, risalente al 1195, come ricorda l’iscrizione sita a lato del portale di ingresso. San Silvestro costituisce un grande esempio di architettura romanica che si trova in Piazza Silvestri, conosciuta anche come Piazza Maggiore. Poco distante c’è anche il Palazzo dei Consoli, risalente al ‘200 con un’architettura interna del 1886 dopo essere stato rimodellato per contenere un teatro dedicato al critico letterario Francesco Torti. Proseguendo per le vie di Bevagna, si incontra la Chiesa di San Michele Arcangelo, costruita dai maestri Binello e Rodolfo. Quando sarà il momento di una pausa, potrete assaporare un buon pranzo a base di prodotti tipici: Bevagna, infatti, è molto conosciuta per il suo olio e per i piatti a base di tartufo, ovviamente senza scordarsi di degustare un ottimo Sagrantino di Montefalco DOCG.

 

L’ultima tappa del nostro percorso alla scoperta di questo vitigno pregiato e di altri bellissimi borghi umbri è Gualdo Cattaneo. Avvicinandosi alla cittadina è possibile scorgere l’imponente Rocca, realizzata tra il 1494 e il 1498 su progetto di Bartolomeo di Pietrasanta. Il complesso fu realizzato per volontà della città di Foligno, al tempo molto influente sul territorio, che volle anche una fortezza triangolare con mastio centrale e rondelle laterali comunicanti tramite appositi cunicoli sotterranei. Proseguendo alla scoperta del borgo, è doveroso soffermarsi nella Cripta della Chiesa dei Santissimi Antonio e Antonino, che ancora conserva l’abside e alcuni bassorilievi originali. Per godere appieno della bellezza di Gualdo Cattaneo, però, dobbiamo uscire un po’ dalle mura e andare alla scoperta dei numerosi castelli che sorgono nel territorio. A pochi chilometri l’uno dall’altro è possibile visitare il Castello di Baratano, il Castello di San Terenziano, il Castello Cisterna, il Castello Grutti, il Castello Pomonte, il Castello di Simigni, il Castello di Speltara e il Castello di Torri. A voi la scelta di continuare a scoprire una terra ricca di prodotti e di eccellenze, fra borghi storici, castelli affascinanti e un buon calice di Sagrantino.