Amarone della Valpolicella

Amarone della Valpolicella

Il nostro viaggio alla scoperta dei vini e dei borghi d’Italia oggi fa tappa in Veneto e più precisamente in provincia di Verona, nella zona della Valpolicella.

Quest’area collinare, posta a est del Lago di Garda, è oggi un punto di riferimento internazionale per la produzione vinicola, a partire dal noto Amarone della Valpolicella Docg, la cui unicità è riconosciuta in tutto il mondo.

Questo vino rosso, che si presenta elegante e particolarmente equilibrato, subisce un lungo invecchiamento in legno grazie al quale raggiunge una struttura perfettamente robusta e una personalità unica. Nei decenni, la qualità dell’Amarone si è conservata ed evoluta fino a raggiungere, oggi, una produzione di circa 15 milioni di bottiglie annue.

La zona di produzione dell’Amarone della Valpolicella Classico Docg è uno scrigno di bellezze naturali e architettoniche che si susseguono tra diversi comuni, fra cui Marano, Fumane, Negrar, Sant’Ambrogio e San Pietro in Cariano. In un viaggio che si può snodare fra le colline e i meravigliosi vitigni che a ogni stagione regalano colori diversi al territorio, vi consigliamo alcune soste per immergervi nella storia e nell’architettura di quest’area del Veneto.

La prima tappa del nostro viaggio è il paese di Sant’Ambrogio di Valpolicella, a pochi chilometri dal Lago di Garda, dove meritano una visita la Chiesa di San Zeno, situata sul colle Poia e risalente al XII secolo, con il suo piccolo campanile merlato e un altare maggiore in marmo di grande pregio. Da segnalare anche la Pieve di San Giorgio di Valpolicella, ancora a Sant’Ambrogio, nella piccola frazione di San Giorgio. Oltre alla grandiosa struttura architettonica e agli affreschi presenti all’interno, è di grande interesse un antico ciborio con scritte antiche che collocano l’intero complesso in piena epoca longobarda. Di fianco all’edificio religioso, inoltre, è presente il museo etnografico istituito negli anni Settanta, che documenta attività e tradizioni locali del territorio.

A pochi chilometri da Sant’Ambrogio è possibile raggiungere Fumane, che si estende in una vallata su cui predominano il Corno d’Aquilio, a nord, e il Monte Pastello, a nord-ovest. Qui è tappa quasi obbligata il Santuario della Madonna de La Salette, piccolo, alto e sospeso su una nicchia rocciosa. Questa posizione lo rende un fantastico balcone panoramico sulle distese di vigne che circondano Fumane. Immerso nella vigorosa boscaglia, il santuario ha anche una storia curiosa, soprattutto per gli appassionati di vino: il tempietto, infatti, venne edificato e consacrato alla fine del 1800 per un ex voto fatto dalla popolazione di Fumane per chiedere la protezione contro la devastante malattia della filossera delle viti che, all’epoca, distrusse gran parte dei vigneti autoctoni italiani.