Barbaresco DOCG

Barbaresco DOCG

Barbaresco DOCG: un vino che unisce gusto e storia

Il Nebbiolo è forse uno dei vitigni più conosciuti e apprezzati dagli amanti del vino, ma non tutti conoscono le sue caratteristiche e la sua sensibilità per la zona di produzione che lo rende capace di amplificare le caratteristiche del terreno in cui viene coltivato. Il Nebbiolo si lega al Barbaresco DOCG, un vino ben strutturato, caratterizzato da pienezza tannica e potenza, ma anche da morbidezza, ricchezza fruttata e finezza. Il disciplinare di questa DOCG impone una produzione costituita dal 100% di uve Nebbiolo, ma può presentare caratteristiche differenti in base alla zona di produzione. Il Barbaresco prodotto nelle zone di Treiso, infatti, si presenta più fine ed elegante al palato rispetto a quello delle zone di Neive, più intenso e strutturato.

Il viaggio alla scoperta del Barbaresco DOCG e della sua terra ricca di storia e prelibatezze enogastronomiche vede come prime tappe Neive e Treiso, due piccole perle delle Langhe piemontesi. Neive, inserito fra i Borghi più belli d’Italia, vanta origini medievali e accoglie i visitatori circondato da vigneti. La passeggiata nel suo centro storico non può escludere una sosta nella Cappella di San Sebastiano, risalente al XV secolo, e nella Cappella di San Rocco, costruita nel 1400, restaurate entrambe agli inizi del 1700. Continuando per le vie del borgo si può raggiungere il Palazzo Borghese, oggi sede del Comune, la Casa dell’Orologio, edificio in stile Rococò antica sede del Municipio, e il Palazzo dei Conti Bongioanni Concito, in stile Barocco. Prima di partire, è consigliato salire sulla collina per ammirare il paesaggio dalla panchina verde gigante installata nella zona.

Un altro piccolo borgo da non perdere è Treiso, conosciuto anche per i suoi percorsi naturalistici immersi nella campagna piemontese. Fra le tappe consigliate ci sono sicuramente le Rocche dei Sette Fratelli, una voragine carsica compresa fra i comuni di Treiso, San Rocco Seno d’Elvio e Trezzo Tinella con calanchi e fenditure che sembrano costituire un grande anfiteatro naturale. La magia del posto si lega anche alla leggenda secondo la quale un tempo qui c’era un grande prato dove sette fratelli solitamente falciavano l’erba. Un venerdì, giorno di astinenza nelle tradizioni religiose, una delle sorelle portò loro una misera colazione e i fratelli, stanchi e affamati dal lavoro rurale, cominciarono a inveire contro di lei e contro Dio, rifiutandosi di interrompere il pasto al passaggio della processione. Fu allora che sotto di loro si aprì una profonda voragine che li inghiottì, punendoli per il loro comportamento contro Dio e lasciando indenne la sorella.

Nei borghi dell’area del Barbaresco DOCG il Medioevo sembra ancora vivere tra le mura e nelle vie dei centri storici, fra edifici e antiche botteghe che conservano e propongono ancora i mestieri tradizionali della zona delle Langhe. Un patrimonio sociale e culturale da scoprire fra momenti di relax e in compagnia di sapori locali e un buon calice di Barbaresco DOCG.