Brunello di Montalcino

Brunello di Montalcino

Oggi vi proponiamo un itinerario ‘gustoso’ tra vini e borghi nel cuore della Toscana e in particolare nella provincia di Siena, dove viene prodotto uno dei vini simbolo del nostro Paese: il Brunello

In 150 anni di storia, il Brunello, si è affermato come uno dei vini più apprezzati a livello mondiale, grazie a uno dei vitigni più rappresentativi del terroir toscano: Sangiovese. Divenuto Docg nel 1980, il Brunello è regolamentato da un disciplinare molto rigido. La sua commercializzazione può avvenire solo dopo il 1° gennaio del quinto anno successivo alla vendemmia, un anno in più per la riserva. Ciò che rende questo vino straordinario è la sua produzione, che deve essere ricavata da monovitigno: Sangiovese in purezza.
È a Montalcino, straordinaria roccaforte medievale al centro della Valdorcia, che il Sangiovese raggiunge la sua massina complessità olfattiva e quell’intensità gustativa dal carattere sapido e inizialmente austero. Il borgo, rimasto pressoché intatto dal XVI secolo per la sua posizione strategica, è sempre stato al centro di battaglie storiche come dimostra la possente Fortezza, costruita nel 1361 a segnare il passaggio della città sotto il dominio della Repubblica di Siena.

Da non perdere la visita all’Enoteca la Fortezza per degustare vini e piatti della cucina locale e il panorama che si ammira dai bastioni, che si estende, nelle belle giornate di sole, dal Monte Amiata alla Valdorcia, dalle Crete fino a Siena. Ed è all’ombra dei bastioni della  Fortezza che ogni anno, l’ultima domenica di ottobre, si svolge la Sagra del Tordo, la disfida al tiro con l’arco tra i Quartieri di Montalcino (Borghetto, Pianello, Ruga e Travaglio) accompagnata da cortei storici con gli splendidi costumi medievali, da balli del gruppo folcloristico. La gara di tiro con l’arco tra i quartieri si tiene, seppure in forma ridotta, anche la seconda domenica d’agosto, chiamata “Apertura delle cacce”.

 

Due giorni a Montalcino: cosa vedere

Montalcino è da vedere camminando tra i vicoli e le stradine del borgo, lasciandosi stupire dagli scorci mozzafiato che di tanto in tanto si aprono sulla vallata. Tra le tappe da non perdere ci sono Piazza del Popolo, cuore della città con Palazzo del Priore e la sua loggia gotica; il Palazzo Vescovile e il Duomo neoclassico risalente all’Ottocento.

Dopo aver lasciato Montalcino, lasciatevi cullare dai paesaggi incantanti e dai borghi medievali che portano verso Siena (Pienza, Castiglione d’Orcia, San Quirico d’Orcia) e che nel 2004 hanno ottenuto il prestigioso riconoscimento di Patrimonio Unesco dell’Umanità.