Cerasuolo di Vittoria tra reami e bellezze: tour intorno al vino simbolo della Sicilia
Nel 1808 si parlava già dell’eccezionalità del Cerasuolo di Vittoria nei racconti dell’abate Paolo Balsamo, che era solito scrivere nel suo “Giornale di Viaggio”. Da allora di strada ne è stata fatta molta e la qualità di questo vino è diventata un’eccellenza certificata e garantita fino al raggiungimento della DOCG nel 1991. Prodotto solo ed esclusivamente da vitigni di Frappato, Nero d’Avola o Calabrese, il Cerasuolo conta una produzione annua di pochi milioni di bottiglie ma dal sapore sicuramente deciso e raffinato. Questo vino, dai molteplici sapori e dalle mille sensazioni olfattive, può spaziare da un colore rosso ciliegia, con un sapore morbido e un odore che richiama note floreali, fruttate e di ciliegia, fino alla ‘Riserva’, per la quale il disciplinare prevede 18 mesi di affinamento. Grazie al periodo di invecchiamento, questo vino acquisisce un colore decisamente più granato con sapori che richiamano il cioccolato, il cuoio o il tabacco.
Sui passi della Contessa Henriquez
Per conoscere bene questo vino ‘nobile’ non possiamo fare a meno di scoprire il posto in cui nasce, si sviluppa e prende il nome: Vittoria, un paese antico in provincia di Ragusa fatto di piccole meraviglie da scoprire e assaporare. Il Comune fu fondato nel 1607 dalla contessa Vittoria Colonna Henriquez-Cabrera per colonizzare l’area occidentale di quella che allora era la Contea di Modica. Da quel momento, molto tempo è passato e Vittoria è arrivata fino ai giorni nostri rappresentando un gioiello per la Sicilia in cui si produce il vino simbolo della regione. Grazie alla sua storicità, inoltre, Vittoria ospita numerose bellezze storico-artistiche visitabili ancora oggi. Un esempio è il Castello Colonna Henriquez, che fu sede della Contea di Modica, successivamente carcere e oggi Museo civico di Vittoria. Il Castello ospita ancora una pinacoteca contenente oltre 60 opere artistiche. Basterà fare pochi passi per arrivare alla Chiesa di Santa Maria delle Grazie, in Piazza del Popolo. La chiesa sorge nel cuore pulsante della città e nel 1693 fu protagonista di un evento drammatico: un forte terremoto investì, infatti, Vittoria provocando gravi danni alla chiesa che venne ricostruita secondo i criteri del tardo Barocco Ibleo e oggi conserva un patrimonio artistico di grande valore. Per gli amanti del mare, non può mancare un passaggio da Scoglitti, frazione balneare di Vittoria che prende il nome dalla presenza di numerosi scogli. Il mare mozzafiato in una cornice emozionante come quella di Vittoria renderà il viaggio rilassante e pieno di bellezze.
Queste sono solo alcune delle località che si possono visitare nella terra del Cerasuolo di Vittoria. Adesso non rimane altro che fermarsi e riflettere sulle tappe da percorrere all’interno di un tour enologico tra le meraviglie della Sicilia. L’importante è non dimenticare di degustare il vino simbolo della regione. Un ottimo Cerasuolo di Vittoria DOCG aiuterà sicuramente a trovare la meta più adatta. Buon viaggio.