Sulla via del Morellino di Scansano DOCG

Sulla via del Morellino di Scansano DOCG

Un canto popolare toscano recita “Maremma Amara” e ricorda la zona arida e paludosa che una volta era la Maremma toscana, prima di essere bonificata. Da allora la provincia di Grosseto regala perle paesaggistiche e naturalistiche in un territorio ampio e variegato che va dalla montagna al mare ed è ricco di eccellenze enogastronomiche. Una di queste è sicuramente il Morellino di Scansano DOCG, che nasce nella terra di cui porta il nome. Vino costituito per l’85% da Sangiovese e per il restante da tagli di uve a bacca nera, non aromatici e idonei alla coltivazione in Toscana, il Morellino di Scansano DOCG si presenta con un colore rosso rubino che si evolve in rosso granato con la maturazione, soprattutto nella Riserva. Il profumo è intenso e complesso, con note di frutti di bosco. Nella tipologia Riserva – invecchiata in botte per almeno 2 anni – emergono anche note legnose, speziate e di frutta più matura. Con queste caratteristiche si presenta come un vino adatto per accompagnare diversi tipi di piatti e capace di farsi apprezzare da tutti per il suo gusto immediato, che non pretende palati troppo esperti.

Non resta che partire per scoprire meglio la sua patria maremmana. Antico borgo di epoca medievale con un fascino senza tempo, Scansano è facilmente visitabile in una giornata. La prima tappa è Porta Grossetana, passando sotto l’orologio che nel 1500 sostituì il ponte levatoio distrutto dalla Repubblica di Siena. Subito dopo si trova la fontana pubblica, che raccoglie le acque del Poggio degli Olmi, prima di raggiungere Piazza Garibaldi che ospita al centro la statua dedicata all’Eroe dei due mondi per ricordare la sua sosta nel paese maremmano. Prima di ripartire non può mancare la visita alla Chiesa di San Giovanni Battista, costruita su un antico oratorio trecentesco, e a Palazzo Petroio, una volta sede succursale degli uffici pubblici grossetani e oggi sede del Museo Archeologico e Museo della Vite e del Vino.

Il viaggio tra le perle della Maremma può continuare verso Manciano, soprannominato “covo dei ladri e spia della Maremma” per la sua posizione che domina la valle. L’architettura del borgo crea una perfetta armonia con la natura che lo circonda e rende il panorama unico nel suo genere. Raggiungendo il paese non può sfuggire la maestosa Rocca merlata appartenuta agli Aldobrandeschi che sembra sorvegliare tutta la Maremma. All’interno del borgo spicca il campanile di San Leonardo mentre a pochi chilometri si trova il borgo di Montemerano, un piccolo gioiello nascosto nel verde ma caratteristico, con balconi adornati di fiori che accompagnano la passeggiata nelle vie del borgo. Da non perdere nella zona anche una sosta rigenerante alle Terme di Saturnia, dove è presente anche una sorgente naturale a ingresso libero e conosciuta in molte parti del mondo.

Per gli amanti di torri, castelli e chiese, nel tour maremmano alla scoperta del Morellino di Scansano DOCG non può mancare una tappa a Campagnatico. Qui il tempo sembra essersi fermato al Medioevo ma con la capacità di adattarsi alla storia contemporanea. Entrando nel centro storico del paese e percorrendo via Roma, si possono ammirare antiche mura, castelli appartenuti a famiglie signorili e i resti del Cassero, oltre alle chiese di San Giovanni Battista, Santa Maria e Sant’Antonio Abate. Poco più distante, il Castello di Montorsaio sorveglia silente la zona, avvolto da una doppia cinta muraria.

Storia, natura e bellezza coesistono nella terra del Morellino di Scansano DOCG, arricchita da ottimi piatti con prodotti tipici del territorio, a partire dai formaggi.