Analisi del mercato Usa: ancora record premiando la qualità

a cura dell'Ufficio Ice di New York

 

La popolazione degli Stati Uniti d’America supera i 334 milioni di persone (dati gennaio 2023) e si prospetta una crescita costante nei prossimi decenni. Questa crescita deve essere anche interpretata guardando i dati demografici dei consumatori di vino americani, che sono per il 59% donne e per il 41% uomini, in diminuzione tra i maschi. Tale diminuzione si conferma anche in base al fattore età. Infatti si assiste a un incremento dei prodotti ready-to-drink e una costante diminuzione del consumo dei vini tra i Gen Z e Millennials. In particolare, i Gen Z rappresentano un quinto della popolazione americana e anche la generazione più multiculturale, con la minore percentuale di persone di razza caucasica. Sono molto attenti alla qualità e all’origine dei prodotti alimentari consumati e stanno scoprendo il piacere di cucinare a casa e cenare insieme agli amici, ma solo il 25% afferma di consumare vino. I Baby-boomer con un reddito disponibile abbastanza alto, continuano a mantenere un buon consumo di prodotti di alta qualità, tra cui il vino (il 38%).
L’industria mira a catturare l’interesse dei consumatori più giovani con vini dolci più leggeri e fruttati e imballaggi alternativi che, insieme a bottiglie di dimensioni ridotte, rappresentano anche una risposta alla richiesta di sostenibilità nell’uso dei materiali.
La tendenza lascia intravedere per il futuro una riduzione dei consumi di vino che si riflette oggi in una minore crescita delle importazioni americane.

Italia al primo posto nelle esportazioni di vino negli States

 

L’Italia continua a presentare numeri record nel 2022 ma con un tendenziale di minore crescita. Se il 2021 aveva visto un incremento delle esportazioni di vino verso gli Usa a doppia cifra, sfiorando il 18%, il 2022 ha visto una crescita delle esportazioni limitata al 2,3%. Anche se primi per volume e nei bianchi e nei rossi, i vini italiani rimangono secondi in valore con una quota di mercato del 31,6% dopo la Francia, posizionata al primo posto con il 36,6%, soprattutto grazie alla fascia alta con lo champagne.
La premiumizzazione sembra una tendenza che continuerà, con una crescita futura prevista nelle fasce di prezzo premium e superiori poiché l’interesse dei consumatori per il vino di alta qualità rimane costante.
I consumatori americani sembrano anche continuare a preferire le vendite online, generalmente ancora in aumento rispetto al 2019 ma in calo dai massimi del 2020 e del 2021, mentre le vendite on-premise stanno aumentando.

L’attività della Agenzia Ice

Obiettivi strategici devono quindi essere: elevare il posizionamento del vino italiano, intensificare l’azione educativa nei confronti dei consumatori, estendere la conoscenza e il consumo del vino italiano tramite una strategia di esplorazione di territori promettenti.
In questo contesto l’Agenzia Ice continua a svolgere azioni formative, promozionali e di comunicazione volte a valorizzare la produzione italiana di vino negli Usa e incoraggiare le aziende e gli altri attori del mercato nella direzione di tali strategie. Si presenta per esempio la collaborazione realizzata nel primo trimestre del 2023 con Iem e Slow Wine.  Per la tappa di Dallas, a febbraio, parte del Simply Italian Great Wines Tour di Iem, sono state realizzate tre masterclass e degustazioni guidate, aperte a un pubblico selezionato di sommelier, wine educator e media, presentando un’introduzione geografica al territorio per favorire la conoscenza dei vitigni e la successiva degustazione di alcune selezionate etichette. Con Slow Wine, si sono realizzate ulteriori attività formative e di degustazione a Miami, a marzo, nell’ambito del Slow Wine World Tour negli Stati Uniti che hanno visto la partecipazione di cantine italiane e hanno accolto centinaia di professionisti del vino. Il successo delle iniziative conferma lo specifico interesse ad approfondire la conoscenza dei vini italiani anche su base regionale da parte di territori statunitensi e di americani con minori legami culturali con l’Italia.