Un ricordo di Piero Pittaro, enologo completo

di Claudio Fabbro

E’ stata accolta con dolore e sentita commozione nella grande famiglia degli enologi della nostra regione la triste notizia della scomparsa di Piero Pittaro, leader indiscusso da sempre della categoria. Lo ricorda con affetto Matteo Lovo (dal 1 aprile 2022 alla guida del Comitato della Sezione Assoenologi Friuli Venezia Giulia) che venerdì 22 marzo scorso aveva presieduto l’annuale assemblea in quel di Bertiolo, cioè nella Cantina che Piero diresse dal 1960 al 1976, nel Comune di cui fu Sindaco dal 1978 al 1983 e che il 16 aprile 2023 gli ha conferito la Cittadinanza onoraria.

 

La testimonianza di Matteo Lovo

 

“Durante i lavori assembleari, Pasqua alle porte, si colsero – esordisce Matteo Lovo – soprattutto aspetti e situazioni positive, vista la buona qualità della vendemmia scorsa e, se qualche cenno allo stato di salute del fondatore Piero ci fu, nessuno dubitò che, considerata la sua forte tempra e voglia di vivere, alla faccia dei suoi 89 anni, di fare e di donare, ancora una volta tutto sarebbe andato per il meglio, in attesa del 90°, prossimo 17 settembre, in piena vendemmia. Così purtroppo non è stato e domenica 24 marzo scorso il Vigneto Friuli si è fermato, perdendo il suo pezzo migliore, una vita dedicata all’agricoltura, alla vite, al vino e alle istituzioni”.
“La Sezione Friuli Venezia Giulia dell’Associazione Enologi Enotecnici Italiani – ricorda Lovo – fu fondata nel 1974, in concomitanza con il Congresso nazionale organizzato proprio a Udine. Circa una dozzina i soci fondatori che designarono Piero Pittaro alla presidenza e Giuseppe (Franco) Ceschin delegato al Consiglio nazionale. Il primo concreto risultato fu quello di proporre l’enotecnico Orfeo Salvador alla presidenza del Centro Regionale Vitivinicolo (l’emanazione diretta dell’Assessorato all’agricoltura). Mentre a livello locale si tesseva con pazienza una rete di contatti atti a far crescere gli iscritti, allora tutti diplomati (come Piero, anno 1956) alla Scuola Enologica di Conegliano, non mancò chi cercò di contribuire allo sviluppo del settore apportando idee allora molto innovative. Doveroso ricordare l’attivazione delle condotte enologiche da parte di Gaspare Buscemi, il quale dopo sei anni subentrò nella presidenza a Piero Pittaro, nominato delegato al Consiglio nazionale. Nel successivo mandato, dal 1983, la presidenza tornò a Pittaro che si vide anche riconfermare la delega di consigliere nazionale. Furono anni di notevole crescita associativa, anche perché l’Istituto Tecnico Agrario di Cividale aveva nel frattempo iniziato (1982) la specializzazione in viticoltura ed enologia formando i nuovi enotecnici. Lo stimolo dato dai giovani si tradusse in un’accelerazione notevole degli interessi legati al mondo dell’allora Aei; si moltiplicarono i momenti di aggiornamento tecnico con relatori di fama mondiale, ma anche con viaggi all’estero, mentre notevole interesse riscuotevano le degustazioni. Il mondo vitivinicolo regionale prese atto del ruolo e dell’importanza della categoria ed accolse con entusiasmo gli enotecnici che, nel 1985, parteciparono in regione al Congresso nazionale, in cui Pittaro fu ancora una volta protagonista. Fu poi eletto presidente del Centro Regionale Vitivinicolo della Regione Friuli Venezia Giulia, divenne vicepresidente nazionale e, nel 1987, presidente nazionale di Assoenologi. Gli subentrò, nella Sezione FVG, fino al 1999, Alvano Moreale. Dal 1992 anche all’Università di Udine, Facoltà di Agraria, decollò il Corso d’Enologia con cui lui fu felicemente collaborativo. La delega di consigliere nazionale fu riconfermata a Piero Pittaro al quale dal 1993 si affiancò, per un diritto acquisito avendo la Sezione raggiunto i 200 soci, Alvano Moreale”.
Nel 1996 Pittaro divenne presidente dell’Union Internationale des Œnologues, carica prestigiosa che di riflesso portò lustro al Friuli Venezia Giulia intero. Attualmente oltre 250 iscritti sono ripartiti in ruoli che spaziano da titolare d’azienda, dirigente, quadri e tecnici. Il rapporto tra produzione vino e tecnici operanti in cantina è di oltre 5000 ettolitri, un dato di tutto rispetto.

La battaglia per il titolo di enologo

 

Il titolo di enologo sancito con legge della Stato nel 1991 (Pittaro presidente nazionale) vide la Sezione Friuli Venezia Giulia particolarmente gratificata, in quanto un così importante traguardo era stato raggiunto sotto la presidenza di un proprio associato.
Pittaro fu riconosciuto protagonista di tutti i Congressi nazionali di Assoenologi ed il presidente Cotarella lo confermò a Trieste, in occasione del 73° Congresso nel luglio 2018 , quando gli affidò una memorabile lectio magistralis.

 

Il ricordo di Rodolfo Rizzi

 

“Piero – conferma Rodolfo Rizzi, presidente della Sezione Friuli VG dal 2007 al 2022, quando passò il testimone a Matteo Lovo – è stato per me un maestro ed amico indimenticabile, un grande tecnico, elegante e corretto nei rapporti con le Istituzioni, entusiasta del proprio lavoro e di riconosciuta generosità nei confronti di generazioni di giovani, che lo ricorderanno con tanta gratitudine. Così come tutto il Vigneto Friuli, per l’immagine che il suo impegno, nel fare e comunicare, gli ha regalato”.
Centinaia gli amici ed esponenti del mondo istituzionale, politico e imprenditoriale, tecnici e viticoltori, presenti per dare l’ultimo saluto al grande Piero nella chiesa parrocchiale di Bertiolo, stringendosi alla sua famiglia e collaboratori fra i quali l’enologo Stefano Trinco, che fu anche presidente del Comitato di Sezione, da ben 38 anni direttore generale dell’azienda “Vigneti Pittaro” in Zompicchia di Codroipo (Doc Friuli Grave) nonché Ramandolo di Nimis (Docg Friuli Colli Orientali) , che Piero considerava come un figlio, affetto ricambiato.
La passione con cui Piero Pittaro ha collaborato, diretto o presieduto Enti ed Associazioni, è stato sottolineato, nella cerimonia del 27 marzo, oltre che da don David Gani, anche dall’ex Comandante della Pattuglia acrobatica nazionale (Pan) Marco Lant, dai piloti delle Frecce Tricolori, da Loris Basso (Ente Friuli nel Mondo), dal generale Roberto Corsini (che ha dato lettura di un saluto personale del presidente Sergio Mattarella), dal vicepresidente della Regione FVG Mario Anzil, da Eleonora Viscardis (sindaco di Bertiolo) , con i sindaci di Codroipo Guido Nardini, di San Daniele Pietro Valent, di San Martino al Tagliamento Francesco Del Bianco, il duca Alessandro Salvin del Ducato Vini Friulani ed altri ancora.
Coro e Banda degli Alpini, di cui fu Ufficiale, hanno portato alla cerimonia note di sincera commozione.
Con Piero Pittaro il Vigneto Friuli perde un grande Enologo, un personaggio completo e indimenticabile, che ha seminato per gli altri più di quanto abbia raccolto per se stesso.