L’Italia si conferma primo produttore al mondo. Preoccupazione sui mercati

La quantità stimata è uguale a quella dello scorso anno (intorno ai 50
milioni di ettolitri), ma supera del 3% la media degli ultimi 5 anni. Pesano molte incognite congiunturali, come prezzi energetici e guerra. Bene l’export ma i valori sono gonfiati dall’inflazione

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