WEBINAR DETERMINAZIONE DELL’ORIGINE DEI VINI: PRINCIPI E METODI

Data evento: 12/06/2019 - 08/07/2019

Webinar n. 1
Mercoledì 12 giugno 2019 – h. 11/12.30
TRACCIABILITÀ ED AUTENTICITÀ NEL CAMPO ENOLOGICO
Relatore Panagiotis Arapitsas – Fondazione Edmund Mach

Obiettivo di questo primo webinar è quello di introdurre ai partecipanti al concetto della tracciabilità analitica e dell’autenticità della filiera viti-enologica.
In dettaglio i temi trattati saranno:
1. Importanza della tracciabilità e dell’autenticità nel campo enologico.
2. I principali frodi alimentari nella filiera viti-enologica.
3. Descrizione, vantaggi e svantaggi dei metodi analitici tradizionali: a) profilo antocianico; b) profilo aromatico; e c) tecniche isotopiche.
4. Descrizione, vantaggi e svantaggi dei metodi analitici innovativi: a) NMR profiler; b) metabolomica; c) DNA; d) tecniche spettroscopiche.

Chi è Panagiotis Arapitsas
Panagiotis Arapitsas è laureato in Enologia – Tecnologia degli Alimenti presso il T.E.I di Atene (Grecia) Ha continuato i suoi studi con un Master in Metodi di Sintesi in Chimica Organica ed un dottorato di ricerca in Qualità Alimentare e Nutrizione presso l’Università degli Studi di Firenze. Dal 2010 lavora come ricercatore presso il Dipartimento di Qualità Alimentare e Nutrizione della Fondazione Edmund Mach (San Michele all’Adige – Trentino). La sua attività di ricerca è focalizzata in chimica alimentare, chimica enologica e metabolomica.

Webinar n. 2
Martedì 18 giugno 2019 – h. 11.00/13.00
PRINCIPI TEORICI ED APPLICAZIONI DEI METODI ISOTOPICI
IN AMBITO ENOLOGICO
Relatori Dott.ssa Paola Iacumin –Università di Parma
Dott. Francesco Pavanello – LAB GO srl

Sono circa 40 anni che l’analisi isotopica viene applicata alla determinazione dell’autenticità e dell’origine degli alimenti. In particolare, le analisi di alcuni isotopi sul vino possono fornire informazioni sulla zona di origine, sull’aggiunta di zuccheri diversi da quelli d’uva, di sostanze di sintesi e di acqua.

Chi è Paola Iacumin
Paola Iacumin, Professore Associato in Geochimica presso l’Università di Parma, Responsabile del Laboratorio di Geochimica Isotopica del Dipartimento di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale, Delegata per la didattica del Dipartimento e Presidente della Commissione didattica dipartimentale. Responsabile Scientifico dello Spin Off Accademico “LAB GO s.r.l.”.

Chi è Francesco Pavanello
Direttore dello Spin Off Accademico “LAB GO srl”, laboratorio di ricerca impegnato nello studio dei markers isotopici per certificare l’autenticità dei prodotti vitivinicoli ed agroalimentari.
Direttore Generale di Unione Italiana Vini dal 2009 al 2016.
Direttore dei Laboratori di Unione Italiana Vini dal 1986 al 2016

 

Webinar n. 3
Mercoledì 26 giugno 2019 – h. 11.00/12.30
L’USO DEGLI ISOTOPI NON CONVENZIONALI E DELL’ANALISI ELEMENTARE PER LA DEFINIZIONE DELL’ORIGINE GEOGRAFICA DEI VINI
Relatore Dott. Carlo Monti – TIG Environmental

Il seminario verterà sull’uso di tecniche di analisi multielementi e di isotopi non convenzionali (Stronzio, Piombo, Ferro etc.) come marcatori dell’origine geografica dei vegetali e dei loro derivati. Il vino è certamente uno di questi. L’origine geografica è certamente tra le maggiori caratteristiche che portano valore al prodotto ‘vino’. Attualmente le tecniche utilizzate per determinare l’origine geografica (isotopi dell’H, C e O) possono discriminare geografie piuttosto ampie. L’utilizzo degli isotopi non convenzionali e, tra questi soprattutto lo Stronzio, permette una definizione geografica molto precisa. Questo perché i marker degli isotopi non convenzionali sono conservativi rispetto al suolo: c’è una relazione univoca tra il rapporto isotopico dello Stronzio nel suolo e quello misurato nel vino. Accoppiando questi isotopi con l’analisi elementare si può definire un fingerprint della propria produzione o della produzione di un consorzio. Questi metodi permettono un’efficace lotta alla contraffazione ed offrono una forte garanzia dell’autenticità del prodotto, sempre più richiesta dai consumatori e dai mercati.

Chi è Carlo Monti
Il Dr Carlo Monti, Ph.D. si occupa da molti anni di chimica ambientale e da qualche anno utilizza gli isotopi non convenzionali come traccianti sia ambientali che nell’ambito del food. Il Dr Monti ha lavorato per primari centri di ricerca a livello mondiale occupandosi di rilevanti problemi ambientali. L’impatto della produzione sull’ambiente e sulla salute umana è stato uno dei principali asset lavorativi del Dr Monti che, accanto all’esperienza nel settore dei contaminanti organici emergenti (per esempio PFOA/PFOS, 12Dioxano), ha sviluppato un forte know how nell’uso degli isotopi non convenzionali come tool per tracciare l’origine della contaminazione o del cibo. Il Dr Monti è autore di parecchie pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali. Il Dr Monti è Managing Director della società TIG Environmental di Bedmisnter (New Jersy, USA) e CEO di PSO Srl (Milano).

 

Webinar n. 4
Lunedì 8 luglio 2019 – h. 11.00/12.30
METODI 1H-NMR PER CONTROLLI
DI QUALITÀ E AUTENTICITÀ DEL VINO
Relatore Dott.ssa Claudia Napoli – Bruker Italia

La Risonanza Magnetica Nucleare (NMR) è stata utilizzata, per decenni, per l’analisi strutturale di composti puri. Oggi se ne conosce lo straordinario potenziale nello studio di miscele complesse come fluidi biologici, alimenti e bevande.
Grazie alle proprietà quantitative intrinseche, e all’elevata riproducibilità, l’NMR consente di acquisire profili spettroscopici di campioni costituiti da una moltitudine di composti in diversi intervalli di concentrazione, come nel caso del vino.
Gli spettri protonici ottenuti, che rappresentano un’impronta digitale del campione in esame, vengono poi analizzati mediante due diversi approcci: targeted e non-targeted. Le analisi targeted portano all’identificazione e quantificazione di decine di componenti; nell’approccio non-targeted vengono invece applicati metodi statistici multivariati, allo scopo di classificare un prodotto sulla base di determinate caratteristiche di qualità o autenticità.
Mediante l’analisi 1H-NMR di un vino, è quindi possibile:
– Analizzarne la composizione chimica
– Verificarne l’identità o monitorarne la composizione nel tempo
– Confermarne l’origine geografica e/o la varietà
– Verificare l’assenza di componenti indesiderate
Durante il webinar saranno presentati alcuni esempi di applicazione della tecnica.

Chi è Claudia Napoli
Application Specialist. Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche all’Università degli Studi di Milano nel 2008, dopo brevi esperienze nel settore della produzione e legislazione dei prodotti galenici in farmacia e nel campo del controllo qualità in azienda, entra in Bruker Italia nello stesso anno.
Come componente del gruppo applicativo lavora nell’ambito della metabolomica, occupandosi prevalentemente di analisi targeted e analisi statistica dei dati, partendo da matrici di tipo biologico, per poi specializzarsi sulle matrici alimentari.

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